CLICK AND LOOK (omaggio al regista Ermanno Olmi)

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martedì 10 gennaio 2012

... Fra.ma *** parte seconda ...


Che bello dormire nel proprio letto, sotto l’odore delle coperte pulite, nei nostri pigiami tiepidi e colorati. Quei pochi minuti prima di alzarci ce li godiamo come quando si beve qualcosa che ci piace e che  sta finendo, un pochino, un pochino, un pochino.
Era presto quella mattina ma qualcosa, uno strano rumore stava cercando di spaccare il sonno e di costringermi al risveglio.
“Tac – tac – tac –“ Un fremito, un verso gutturale, scuro e poi ancora:
 “Taac- taac – taac “
Ho aperto gli occhi, ho teso le orecchie per individuare la provenienza del rumore.
Fuori dalla porta della stanza. Ancora: “Taaac – Taaac – Taaac –“
“Qui c’è qualcuno che vuole romperci il vetro della finestra sulla scala”.
Esco, guardo in corridoio. Sento uno sbattere di ali grandi. Vedo qualcosa di scuro muoversi.
“Cos’è?”
E’ un corvo nero che ci sta chiamando.
“Come mai? Cosa vuole?” Appoggiata sulla parte interna della finestra dove fino a pochi minuti fa qualcuno ha bussato c’è la gabbia con gli uccellini.
Osservo.
Il giorno successivo, sempre di mattino presto la storia si ripete.
Il giorno dopo ancora. Il corvo non demorde e prosegue di buon mattino a chiamare in quel modo o forse vuol chiamare gli uccellini che stanno nella gabbia?
Li vede da fuori del vetro ingabbiati?
La storia va avanti per un po’ di giorni e settimane.
Poi del corvo-orologio-sveglia mattutina più nulla.
Resta il ricordo. 

Chiamiamo questo racconto: il corvo sveglia.