"Maria conservava e meditava in cuor suo tutte queste cose. Forse le accadeva, talora, di chiedersi se per caso non fossero che sogni ... E Lui, l'adolescente che aveva un cuore simile al nostro cuore e un povero corpo destinato a tanta sofferenza - e Lui lo sapeva - Lui che era un uomo - Lui l'artigiano giudeo simile a tutti gli altri, più pio degli altri, senza dubbi, (abbondavano tra gli Esseni come fra i Farisei le anime fervorose), Lui per quale il tempo non esisteva, che s'immergeva con tutta la natura divina in un presente eterno, ha dovuto, per trent'anni, fronteggiare un destino di cui ogni istante gli era noto. Sapeva che sarebbe stato rigettato e che non avrebbe trovato che un pugno di povera gente per trasformare il mondo. La nostra fede inciampa contro lo scandalo d'un simile smacco. Sappiamo, d'altra parte che l'amore non s' impone: quello del Figlio dell'Uomo non più che ogni altro amore. L'amore ha bisogno di cuori che rifiutino di darsi come di cuori che si danno. Appunto perché è amore Dio può essere rigettato. Se si imponesse con forza alla sua creatura sarebbe un Dio diverso dal nostro e l'uomo non sarebbe, fra tutti gli animali, quello che erge la fronte orgogliosa e il capo che può fare, da sinistra a destra, il segno del rifiuto. L'intera vita cristiana si regge su questo consenso dato e mai ritirato; nessun amore prende per forza l'essere amato; lo invita, lo sollecita: e proprio questo è la Grazia.
(da Il Mistero del Dio-fanciullo e altre meditazioni - Francois Mauriac)
Trovo queste parole di una bellezza strepitosa. Vi propongo questa riflessione, nell'avvicinarsi del Santo Natale. L'amore non s'impone.
Dove sta questo Dio Grande che ci invita, ci sollecita e non ci prende per forza ma solo ... per Amore?
Questo Dio Grande che si fa Bambino come tutti i bambini per conquistarci di tenerezza il cuore? ... Chiunque Tu sia, Tu sia benedetto (nel senso che non potremo che dire Bene di Te).