Autunno in versi poetici
Autunno. Già lo sentimmo venireVincenzo Cardarelli
nel vento d'agosto,
nelle pioggie di settembre
torrenziali e piangenti
e un brivido percorse la terra
che ora, nuda e triste,
accoglie un sole smarrito.
Ora passa e declina,
in quest'autunno che incede
con lentezza indicibile,
il miglior tempo della nostra vita
e lungamente ci dice addio.
San Martino
La nebbia a gli'irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
ma per le vie del borgo
dal ribollir de’ tini
va l’aspro odor de i vini
l’anime a rallegrar.
dal ribollir de’ tini
va l’aspro odor de i vini
l’anime a rallegrar.
Gira su ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando:
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciator fischiando
sull’uscio a rimirar
sull’uscio a rimirar
tra le rossastre nubi
stormi d’uccelli neri,
com’esuli pensieri,
nel vespero migrar.
stormi d’uccelli neri,
com’esuli pensieri,
nel vespero migrar.
Giosuè Carducci
L'autunno porta con sè un intimo pensiero: tutto va verso qualcosa che sembra finire. Sotto la decomposizione di ciò che è caduto, come le foglie che stanno sul terreno, sta preparandosi un Nuovo.
In silente, invisibile movimento la Natura, apparentemente quieta e dormiente, sta già lavorando con sotterranee musicali energie a riprodurre, riformare, rigenerare tutto quello che potrà essere goduto con l'arrivo della nuova bella stagione.
Gli uccelli, le talpe, i bucaneve, i calicantus e muschi e tenere foglioline sui muretti saranno lì "ad aprirci le tende di velluto" per ammirare ancora una volta il grande spettacolo della Natura al prossimo inizio di primavera.
Intanto camminiamo su "tappeti meravigliosi" di intensi gialli, aranci e rossi riempiendoci di colori per scacciare i voli neri dei nostri brutti pensieri.