CLICK AND LOOK (omaggio al regista Ermanno Olmi)

Post più popolari

sabato 9 agosto 2014

dizionario di nautica


DIZIONARIO NAUTICO - parte seconda
C
Carena : è la parte dello scafo che è immersa in acqua. In gergo viene chiamata anche opera viva mentre la parte che sta fuori dall'acqua viene chiamata anche opera morta. 
Cazzare : Vuol dire tendere una cima. Per essere un tantino più pignoli è un termine che si usa quando si deve tendere una scotta (quei cavi tessili che regolano le vele). 
Chiglia sulle barche in legno è ben visibile: è come una trave che va da prua a poppa dalla quale si diramano le ordinate, (quelle specie di costole che fanno da struttura e permettono il fissaggio del fasciame). Sulle moderne barche costruite in vetro resina la chiglia è un tutt’uno con l’intero scafo, quindi molto meno visibile come sulle barche in legno.
Cima : termine genericamente riferito alle corde presenti a bordo. Ma è più corretto considerare le cime quelle corde utilizzate all’ ormeggio dell’imbarcazione. 
Corpo morto : si tratta generalmente di un blocco di cemento armato posto sul fondale, da cui parte una robusta cima o una catena, alla quale sono collegate boe o gavitelli.
Crocette : sono dei bracci perpendicolari all’ albero, posti a varie altezze (ordini) il cui compito è distanziare e garantire la giusta tensione delle sartie (cavi metallici che servono per reggere trasversalmente l’albero): è un termine che indica l'azione di legare saldamente una cima ad un sostegno (bitta, anello, draglia) in modo che non si sciolga.

Deriva :  è una specie di "pinna" fissata alla parte inferiore della chiglia (sotto lo scafo di una barca a vela). Ne esistono di mobili (generalmente sono dotate di derive mobili piccole imbarcazioni) e fisse. Il compito della deriva è quello di contenere lo sbandamento e lo scarroccio (spostamento laterale di un’imbarcazione dovuto al vento e alle correnti), per esempio nell'andatura di bolina. Ma "deriva" è  il termine con cui viene definita in genere anche una piccola barchetta a vela.

Dritta : in gergo nautico sta per destra. In barca per dire "a destra" si dice "a dritta".

Drizza :  è la manovra utilizzata per alzare carichi o issare una vela. La drizza prende il nome dalla vela in questione: drizza di randa, drizza del genoa, drizza dello spinnaker, ecc, ecc.


E

Equipaggio: è il gruppo di persone a cui sono affidate le manovre di una imbarcazione. Ogni membro dell'equipaggio ha solitamente una mansione specifica, concordata assieme al comandante.  


F

Filare: termine riferito al rilascio di una cima.

Fiocco: vela di prua di forma triangolare inferrita ad un cavo metallico detto strallo  e l’albero.

Fondo :  è un termine riferito alla manovra d’ancoraggio. Dare fondo all’ancora è più corretto che dire "gettare l'ancora in mare"

Frangente : è un termine riferito alle onde quando la loro cresta  si rompe come una cascata. Le onde che frangono sono molto pericolose e con mare mosso bisogna prestare la massima attenzione soprattutto in prossimità di fondali bassi.

Fuori tutto : è un termine riferito alla lunghezza totale delle imbarcazioni comprese le loro appendici.


G

Gassa d’amante (o nodo Bolina): è il nodo marinaro per eccellenza. E' costituito da un’asola che non scorre, ed è generalmente usato per ormeggiarsi, per legare le scotte alle vele, e in qualsiasi altra circostanza in cui si richiede un nodo sicuro. Se viene fatto a regola d’arte non si scioglierà mai senza un intervento umano. E quando è necessario si scioglie senza problemi.

Gavone: scomparto di una barca dove vengono riposti oggetti vari che possono servire a bordo.

Gran Lasco: andatura velica in cui il vento proviene quasi da poppa. Angolo d’incidenza tra direzione di provenienza del vento e la barca tra i 160° e 175°.I

Incattivare:  è un termine riferito alle cime quando sono imbrogliate su se stesse. 

Inferire: significa fissare le vele. La randa (la vela più grande) ad'esempio, si fissa  (cioè si "inferisce") facendone scorrere il margine lungo una scanalatura presente sull’albero. Il fiocco o il genoa se sono avvolgibili si inferiscono allo strallo di prua tramite un tubo in alluminio dotato di un apposita canalina, se invece il fiocco o il genoa non sono avvolgibile si inferiscono allo strallo tramite dei garrocci in tal caso si dice: ingarrocciare.

Issare: è il termine con cui ci si riferisce all’innalzare, tramite apposite cime (drizze), una vela, una bandiera o anche un carico.

 L

Landa : è una piastra di acciaio fissata alle paratie dello scafo sulle quali vengono collegate le sartie, lo strallo, il paterazzo (cavi d’acciaio che hanno la funzione di reggere l’albero sia in senso longitudinale sia in senso trasversale). Il collegamento landa/sartia avviene tramite degli arridatoi.

Lascare : rilasciare una scotta.

Levante : il vento che viene esattamente da Est.

Libeccio: vento con direzione Sud-Ovest. Si chiama in questo modo perché viene dalla Libia. Il libeccio è un vento che rende il mare mosso ed espone le coste occidentali dell’Italia a violente mareggiate; inoltre porta pertubazioni e pioggia.



E' un po' complicato per i non addetti ai lavori ...
è solo un modo per imparare due nuovi vocaboli ...
continua ...