CLICK AND LOOK (omaggio al regista Ermanno Olmi)

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mercoledì 24 dicembre 2014

A due passi dal Natale!



Nei giorni aria di Natale poca.
Ma stasera è diverso. Siamo a due passi dalla Notte Santa e anche il più distratto non può
non avere un piccolo pensiero a quel Bambino che nasce.
Perchè il Natale rimane questo: un bambino che nasce!
La vista di un bambino piccolo, appena nato  ... ci rimanda a una tenerezza infinita.
Sia chi ha avuto la gioia di una maternità, paternità ma anche chi ha un seme di 
sorriso alla vista di un piccolo può comprendere cosa passa, scorre dentro ...
Un piccolo bambino: un essere definito e in divenire. Un essere che necessita di cura e nello stesso tempo sa trasmettere un'infinità di emozioni.
E' un bambino piccolo che ci sprona a darci da fare per dare a lui tutto quello di cui ha bisogno. Ci sentiamo importanti, appagati di ciò che facciamo. Ci crea un'energia inspiegabile.
....
Questo bambino viene anche stanotte per tutti noi. Per ciascuno di noi. 
A noi basta aprire il nostro cuore ed amarlo.






sabato 25 ottobre 2014

Livigno - un'emozione




Con un volo di farfalla, 
regalo di  fuori stagione, ... 
si posano sul foglio immagini di me lontana.
Sono ancora e sempre la stessa.
Si cambia certo che sì .... ma rivedendomi 
come non riveder sempre me stessa?

Mi affacciavo al balcone della vita .... 



e con serenità attendevo la mia parte ....


giovedì 18 settembre 2014

omaggio a un poeta contemporaneo ...

      LORENZO CHERUBINI 

in arte  Jovanotti 


FANGO


Io lo so che non sono solo
Anche quando sono solo
Io lo so che non sono solo
Io lo so che non sono solo
Anche quando sono solo

Sotto un cielo di stelle e di satelliti
Tra i colpevoli le vittime e i superstiti
Un cane abbaia alla luna
Un uomo guarda la sua mano

Sembra quella di suo padre quando da bambino
Lo prendeva come niente e lo sollevava su
Era bello il panorama visto dall'alto
Si gettava sulle cose prima del pensiero

La sua mano era piccina ma afferrava il mondo intero
Ora la città è un film straniero senza sottotitoli
Le scale da salire sono scivoli, scivoli scivoli
Ghiaccio sulle cose

La tele dice che le strade son pericolose
Ma l'unico pericolo che sento veramente
E' quello di non riuscire più a sentire niente
Il profumo dei fiori l'odore della città

Io lo so che non sono solo
Anche quando sono solo
Io lo so che non sono solo
Io lo so che non sono solo
Anche quando sono solo

Sotto un cielo di stelle e di satelliti
Tra i colpevoli le vittime e i superstiti
Un cane abbaia alla luna
Un uomo guarda la sua mano

Sembra quella di suo padre quando da bambino
Lo prendeva come niente e lo sollevava su
Era bello il panorama visto dall'alto
Si gettava sulle cose prima del pensiero

La sua mano era piccina ma afferrava il mondo intero
Ora la città è un film straniero senza sottotitoli
Le scale da salire sono scivoli, scivoli scivoli
Ghiaccio sulle cose

La tele dice che le strade son pericolose
Ma l'unico pericolo che sento veramente
E' quello di non riuscire più a sentire niente
Il profumo dei fiori l'odore della città

Il suono dei motorini il sapore della pizza
Le lacrime di una mamma le idee di uno studente
Gli incroci possibili in una piazza
E stare con le antenne alzate verso il cielo

Io lo so che non sono solo
Io lo so che non sono solo
Anche quando sono solo
Io lo so che non sono solo

E rido, E piango
E mi fondo con il cielo
E con il fango
La città è un film straniero senza sottotitoli
Una pentola che cuoce pezzi di dialoghi

Come stai quanto costa che ore sono che succede
Che si dice chi ci crede allora ci si vede
Ci si sente soli dalla parte del bersaglio
E diventi un appestato quando fai uno sbaglio

Un cartello di sei metri dice
"è tutto intorno a te"
Ma ti guardi intorno e invece non c'è niente
Un mondo vecchio che sta insieme solo grazie

A quelli che
Hanno ancora il coraggio di innamorarsi
E a una musica che pompa sangue nelle vene
E che

Fa venire voglia di svegliarsi e di alzarsi
E di smettere di lamentarsi
E' quello di non riuscire più a sentire niente
Di non riuscire più a sentire niente

Il battito di un cuore dentro al petto
La passione che fa crescere un progetto
L'appetito la sete l'evoluzione in atto
L'energia che si scatena in un contatto

Io lo so che non sono solo
Anche quando sono solo
Io lo so che non sono solo

E rido, E piango
E mi fondo con il cielo
          E con il fango su           









martedì 19 agosto 2014



Messico, Australia, Polonia, Irlanda, Venezuela, Stati Uniti sempre uniti con me ... ma quanti mi state facendo visita!
Grazie molte!
Non so mai come approdate su quest'isoletta di blog ... ma mi stupite sempre dai paesi più lontani.
Il nome Cantadè non è così semplice, non assomiglia a qualcosa di più significativo e quindi quando arrivate e ritornate ... beh! Soddisfazione!!!

Grazie, grazie, grazie,
un abbraccio, un abbraccio, un abbraccio grande!

A voi lascio un immagine: BELLAGIO. 


Mexico, Australia, Poland, Ireland, Venezuela, the United States joined with me forever ... but how many are making me visit! 
Thank you very much! 
I never know how landed on this island of blog ... but I'm always amazed by the most distant countries. 
The name Cantadè is not so simple, does not look like something more meaningful, and then when you arrive and come back ... well! Satisfaction!!! 
Thank you, thank you, thank you, 
a hug, a hug, a big hug! 

To you I leave a picture: BELLAGIO!

Come to visit it is so, so beautiful and romantic!!




domenica 17 agosto 2014

Ello: tempo strano ...

Il tempo è proprio strano. Il giorno di Ferragosto al mio paese la strada dove abito era un fiume d'acqua e fango.
La grandinata violenta ha in poco tempo imbiancato il panorama: scenario invernale ... 
Poi ruspe al lavoro. Ecco un immagine al fondo strada che rende l'idea di quanto è successo.
Nel pomeriggio sole ...
Il tempo fa bizze.
Il tempo a volte è strano ...


Anche le persone a volte sono strane e fanno cose che nemmeno riesci ad immaginare ...




in Viale della Repubblica: grandinata memorabile di Ferragosto!


sabato 16 agosto 2014

la buona volontà e noi ...



La volontà è secondo il significato del termine: la facoltà di volere; la capacità di decidere e agire in modo da raggiungere il proprio scopo.


La buona volontà è un'altra cosa.

La buona volontà è amore in azione, un moto dell'animo che coinvolge l'aspetto volitivo della mente.
Praticando la buona volontà si arriva ad un accordo, le distanze si accorciano al fine di trovare un punto in comune dal quale sviluppare strategie di relazione.
La vicinanza determinata dalla buona volontà permette di condividere esperienze, individua obiettivi comuni, accresce la capacità di comprensione di punti di vista diversi dai propri.


Applicare la Buona Volontà nel pensiero, nelle parole e nelle azioni quotidiane costituisce la base di rapporti umani che fanno stare meglio e portano verso una cooperazione fraterna.

Laddove si pratica la buona volontà avviene un incontro, si arriva ad un accordo, nonostante la distanza iniziale che separa due punti di vista.

Si procede come su binari paralleli, la cui vicinanza è determinata dalla nostra volontà di essere complementari, di condividere l'esperienza, di individuare obiettivi comuni.

Con la volontà di costruire punti di unione, si realizza una rete di legami sinergici che ci porta alla fratellanza.

Per praticare la buona volontà è indispensabile non solo parlare ma avere capacità di ascolt0, aprire i cuori.

La buona volontà evoca il canto degli Angeli, la notte Santa: "Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini di Buona Volontà"






sabato 9 agosto 2014

dizionario di nautica


DIZIONARIO NAUTICO - parte seconda
C
Carena : è la parte dello scafo che è immersa in acqua. In gergo viene chiamata anche opera viva mentre la parte che sta fuori dall'acqua viene chiamata anche opera morta. 
Cazzare : Vuol dire tendere una cima. Per essere un tantino più pignoli è un termine che si usa quando si deve tendere una scotta (quei cavi tessili che regolano le vele). 
Chiglia sulle barche in legno è ben visibile: è come una trave che va da prua a poppa dalla quale si diramano le ordinate, (quelle specie di costole che fanno da struttura e permettono il fissaggio del fasciame). Sulle moderne barche costruite in vetro resina la chiglia è un tutt’uno con l’intero scafo, quindi molto meno visibile come sulle barche in legno.
Cima : termine genericamente riferito alle corde presenti a bordo. Ma è più corretto considerare le cime quelle corde utilizzate all’ ormeggio dell’imbarcazione. 
Corpo morto : si tratta generalmente di un blocco di cemento armato posto sul fondale, da cui parte una robusta cima o una catena, alla quale sono collegate boe o gavitelli.
Crocette : sono dei bracci perpendicolari all’ albero, posti a varie altezze (ordini) il cui compito è distanziare e garantire la giusta tensione delle sartie (cavi metallici che servono per reggere trasversalmente l’albero): è un termine che indica l'azione di legare saldamente una cima ad un sostegno (bitta, anello, draglia) in modo che non si sciolga.

Deriva :  è una specie di "pinna" fissata alla parte inferiore della chiglia (sotto lo scafo di una barca a vela). Ne esistono di mobili (generalmente sono dotate di derive mobili piccole imbarcazioni) e fisse. Il compito della deriva è quello di contenere lo sbandamento e lo scarroccio (spostamento laterale di un’imbarcazione dovuto al vento e alle correnti), per esempio nell'andatura di bolina. Ma "deriva" è  il termine con cui viene definita in genere anche una piccola barchetta a vela.

Dritta : in gergo nautico sta per destra. In barca per dire "a destra" si dice "a dritta".

Drizza :  è la manovra utilizzata per alzare carichi o issare una vela. La drizza prende il nome dalla vela in questione: drizza di randa, drizza del genoa, drizza dello spinnaker, ecc, ecc.


E

Equipaggio: è il gruppo di persone a cui sono affidate le manovre di una imbarcazione. Ogni membro dell'equipaggio ha solitamente una mansione specifica, concordata assieme al comandante.  


F

Filare: termine riferito al rilascio di una cima.

Fiocco: vela di prua di forma triangolare inferrita ad un cavo metallico detto strallo  e l’albero.

Fondo :  è un termine riferito alla manovra d’ancoraggio. Dare fondo all’ancora è più corretto che dire "gettare l'ancora in mare"

Frangente : è un termine riferito alle onde quando la loro cresta  si rompe come una cascata. Le onde che frangono sono molto pericolose e con mare mosso bisogna prestare la massima attenzione soprattutto in prossimità di fondali bassi.

Fuori tutto : è un termine riferito alla lunghezza totale delle imbarcazioni comprese le loro appendici.


G

Gassa d’amante (o nodo Bolina): è il nodo marinaro per eccellenza. E' costituito da un’asola che non scorre, ed è generalmente usato per ormeggiarsi, per legare le scotte alle vele, e in qualsiasi altra circostanza in cui si richiede un nodo sicuro. Se viene fatto a regola d’arte non si scioglierà mai senza un intervento umano. E quando è necessario si scioglie senza problemi.

Gavone: scomparto di una barca dove vengono riposti oggetti vari che possono servire a bordo.

Gran Lasco: andatura velica in cui il vento proviene quasi da poppa. Angolo d’incidenza tra direzione di provenienza del vento e la barca tra i 160° e 175°.I

Incattivare:  è un termine riferito alle cime quando sono imbrogliate su se stesse. 

Inferire: significa fissare le vele. La randa (la vela più grande) ad'esempio, si fissa  (cioè si "inferisce") facendone scorrere il margine lungo una scanalatura presente sull’albero. Il fiocco o il genoa se sono avvolgibili si inferiscono allo strallo di prua tramite un tubo in alluminio dotato di un apposita canalina, se invece il fiocco o il genoa non sono avvolgibile si inferiscono allo strallo tramite dei garrocci in tal caso si dice: ingarrocciare.

Issare: è il termine con cui ci si riferisce all’innalzare, tramite apposite cime (drizze), una vela, una bandiera o anche un carico.

 L

Landa : è una piastra di acciaio fissata alle paratie dello scafo sulle quali vengono collegate le sartie, lo strallo, il paterazzo (cavi d’acciaio che hanno la funzione di reggere l’albero sia in senso longitudinale sia in senso trasversale). Il collegamento landa/sartia avviene tramite degli arridatoi.

Lascare : rilasciare una scotta.

Levante : il vento che viene esattamente da Est.

Libeccio: vento con direzione Sud-Ovest. Si chiama in questo modo perché viene dalla Libia. Il libeccio è un vento che rende il mare mosso ed espone le coste occidentali dell’Italia a violente mareggiate; inoltre porta pertubazioni e pioggia.



E' un po' complicato per i non addetti ai lavori ...
è solo un modo per imparare due nuovi vocaboli ...
continua ...

mercoledì 6 agosto 2014

PAROLE DI NAUTICA


Ho parlato di regata qualche giorno fa e mi è sorto il desiderio di comprendere un po' di più il linguaggio proprio della nautica.
Mi cimento in qualcosa di difficile ... ma considerata la stagione (estate che poco si vede per la verità) e partendo dal presupposto che sempre si possono allargare le conoscenze imparando anche nuovi vocaboli propongo un dizionarietto nautico.
Anche se ne imparerò  una o due ne saprò comunque più di prima ...

Dizionario nautico essenziale

La nautica parla un linguaggio tutto suo, caratterizzato da termini originali, a volte anche strani o addirittura incomprensibili. 
A bordo di una barca tutti gli oggetti hanno nomi propri che a volte cambiano a seconda della funzione: quella che qualcuno potrebbe definire una semplice "corda", ad esempio, può essere di volta in volta una sartia, una drizza, oppure una scotta. 
Un vero marinaio non non dirà mai di "gettare l'ancora", ma di "dare fondo"; non ti chiederà mai di "tirare quella corda che serve per tendere la vela più grande": ti dirà piuttosto di "cazzare la randa". 
In pratica conoscere almeno in minima parte il gergo marinaresco è indispensabile per chi va in mare. 
Soprattutto per capire e farsi capire da chi si trova "sulla stessa barca" !

A

Adugliare una cima: si tratta di raccogliere e avvolgere una cima su se stessa in modo da formare una matassa a spirale.  E' bene adugliare le cime per evitare che si "incattivino" (vedi la voce) e vi facciano inciampare sul più bello di una manovra!

Amantiglio : è un cavo che, quando la randa (la vela più grande) è ammainata, sostiene il boma, cioè il palo orizzontale su cui si fissa la vela. 

Ammainare far scendere verso il basso; di solito una vela, una bandiera o anche un carico sospeso.

Andatura la direzione che la barca tiene rispetto alla direzione del vento. 

Andatura portante quando si naviga con il vento che viene da poppa.

Angolo morto una zona in cui l’angolo d’incidenza con il vento è tale da rendere impossibile la navigazione. Le vele sbattono, non si gonfiano perché la prua della barca si trova esattamente dalla direzione di provenienza del vento. 

A riva : termine riferito alla quantità di vela esposta al vento oppure quando si espongono bandiere verso l’alto.

B

Balumina è in parole povere " l’ipotenusa" delle vele dalla forma triangolare, quelle più usate sulle barche a vela.

Baglio il punto di massima larghezza di una barca.

Barra : asta mediante cui si governa il timone, generalmente utilizzata per governare i timoni di piccole e medie imbarcazioni. Sulle barche a vela più piccole è spesso collegata ad uno "stick" che permette al timoniere di spostarsi da una parte all'altra della barca quando viene effettuata una virata. 

Beccheggio : è il movimento oscillante dell'imbarcazione lungo l'asse trasversale.

Bitta : è quella colonnina di ferro a forma di fungo che molti avranno visto  sulle banchine dei moli, attorno a cui vengono  avvolte le cime d'ormeggio. Ma le bitte sono presenti anche sulle barche, hanno una forma generalmente a T sono in acciaio inox e sono collocate a prua, poppa, e su imbarcazioni più grandi, anche al centro.  In gergo vengono anche chiamate“gallocce”. Le bitte o gallocce si trovano anche alla base dell’albero per avvolgere le drizze della randa, del genoa o fiocco, o qualsiasi altra manovra.

Boa :  è un oggetto galleggiante ancorato sul fondo che serve principalmente per per segnalare pericoli alla navigazione o limiti di navigazione ma che può anche servire per ormeggiarsi. Generalmente le boe hanno una forma tondeggiante e colori diversi a seconda di quello che devono segnalare.

Bolina : è l’andatura che fa una barca a vela quando cerca di risalire il vento con un’angolo tra i 40 e i 70 gradi. 

Boma :  trave in legno, alluminio o fibra di carbonio, serve a sostenere la randa ed è fissato ortogonalmente all'albero tramite un perno detto trozza.  Il boma è molto noto ai neofiti della vela per i bernoccoli che provoca sulle capocce dei più distratti in fase di virata o strambata. 

Bonaccia : è la mancanza totale di vento in navigazione. 

Bordeggiare : continuo cambiamento di rotta. Si bordeggia quando si risale il vento (si va di bolina), ma anche nelle andature portanti (traverso, lasco, gran lasco) può essere necessario fare dei bordi.

Bugliolo : e’ un semplice secchio, utile per gettare fuori bordo l'acqua che fosse entrata nella barca oppure per farsi una doccia rinfrescante quando il sole picchia forte. 

Bugna : è l'angolo inferiore posteriore di una vela in cui vengono agganciate le scotte (cioè i cavi tessili che consentono di manovrare le vele).

Poichè le parole trovate sono tante farò a puntate. 
Seguiranno l'ordine alfabetico ....




NON FARE AGLI ALTRI QUELLO CHE NON VORRESTI FOSSE FATTO A TE!

CHE COS' E'   L' ETICA DELLA RECIPROCITA'?    ...

Già molte filosofie antiche ne davano traccia:

"Non fare al tuo vicino quello che ti offenderebbe se fatto da lui"
(Pittaco - filosofo greco vissuto prima di Cristo)

" Non fare agli altri ciò che ti riempirebbe di ira se fatto a te dagli altri"
(Isocrate - maestro di retorica, educatore vissuto prima di Cristo)

"Ciò che non vuoi sia fatto a te, non farlo agli altri"
(Confucio - filosofo cinese vissuto prima di Cristo)

"Nessuno dovrebbe mai fare ciò che giudica dannoso per se stesso a qualcun altro. Questa, in sintesi, è la regola della Rettitudine"
(Mahabharata poema epico della letteratura sanscrita classica)

"Tutte le cose dunque che volete che gli uomini vi facciano, anche voi dovete similmente farle loro"
(Gesù nel Discorso della Montagna - Vangelo di Matteo)


Risulta chiaro ora il significato di etica della reciprocità .... è qualcosa di già sentito, che sappiamo far parte del nostro bagaglio culturale, religioso ...

L'etica della reciprocità o regola d'oro è un valore morale fondamentale che "si riferisce all'equilibrio in un sistema interattivo tale che ciascuna parte ha diritti e doveri; la norma secondaria della complementarità afferma che i diritti di ciascuno sono un dovere per l'altro".


E' in pratica un codice etico in base al quale ciascuno ha diritto a un trattamento giusto e il dovere e la responsabilità di assicurare la giustizia agli altri.
La reciprocità è la base essenziale per il moderno concetto di diritti umani.

Un elemento chiave della regola è che chi cerca di vivere in base ad essa tratta tutte le persone, e non solo i membri della propria comunità di appartenenza, con rispetto.
La regola d`oro ha radici in molte culture diverse. Importanti filosofi e personaggi religiosi l'hanno formulata in modi diversi. La "reciprocità" sintetizza in sé le parole libertà e uguaglianza.
Ogni ingiustizia avrebbe origine da qualche precisa violazione del principio di reciprocità tra individui.



venerdì 1 agosto 2014

OMAGGIO A TE


Non sono esperta di barche, quelle di carta da bambina, quelle utilizzate per escursioni varie in località di mare .... ma per fare un omaggio a una persona che invece di nautica ne sa e ama mettersi alla prova da tempo cercando di governare vele e derive, domando onde, sfruttando venti, forgiando così anche se stesso, ..... scuola di vita .......  scrivo questo post.

Domani  .... 28ma TRANS BENACO CRUISE RACE
prestigiosa regata per imbarcazioni di Classi Crociera e per tutte le Classi Monotipo 
organizzata dal Circolo Nautico Portese in collaborazione con  il Club Fraglia della Vela Riva

1a prova: sabato 2 agosto 2014 partenza ore 09,00
percorso a crociera di circa 19,5 miglia: Portese - Riva del Garda

2a prova: domenica 3 agosto 2014 partenza ore 08,30
percorso a crociera di circa 20,5 miglia: Riva del Garda - Portese

domenica sera premiazioni sul piazzale del Circolo Nautico Portese


Ho sentito dire che la vera ragione per cui si sceglie di andare a vela sia la ricerca di un altro modo di vivere, un modo in cui tutte le nostre reazioni risultano più intense.
La burrasca, mai cercata sempre evitata, rimane il momento culminante, il momento della verità. Perché alla prova dei fatti occorre tirare fuori la prestanza fisica, la resistenza alla fatica, il sangue freddo, l'abilità, la capacità di previsione e l'arte di infondere fiducia nelle persone vicine. 
Le emozioni si vivono ad un alto livello di intensità sia nel bene che nel male: più contenti, più impauriti, più coraggiosi ...
Rimane anche un confronto, in un bagno di umiltà, tra se stessi e l'imprevisto, tra se stessi  e la natura in tutte le sue manifestazioni.
La soddisfazione anche di poter fare, di poter valere, di poter riuscire ... insomma una sfida anche con se stessi.
Eh, si ... do ragione al mio amico. Esperienze così formano, temprano il carattere.


Auguro:
a tutti i partecipanti grandi soddisfazioni
ai giudici di gara l'attenzione necessaria per essere sensibili ai problemi della gara, avere correttezza di giudizio, rispetto della lealtà dei fatti.


Trans benaco Cruise Race

martedì 22 luglio 2014

Una poesia che tocca dentro

I ragazzi che si amano

I ragazzi che si amano si baciano in piedi

Contro le porte della notte

E i passanti che passano li segnano a dito

Ma i ragazzi che si amano

Non ci sono per nessuno

Ed è la loro ombra soltanto

Che trema nella notte

Stimolando la rabbia dei passanti

La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia

I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno

Essi sono altrove molto più lontano della notte

Molto più in alto del giorno

Nell'abbagliante splendore del loro primo amore



Jacques Prévert