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martedì 22 ottobre 2013

Nella confusione dell'Italia di oggi un ... pensiero mi sovviene ad ampliare lo stretto orizzonte

Viva Verdi!

Nella confusione dell'Italia di oggi ... un pensiero mi sovviene ad ampliare lo stretto orizzonte.

Ecco il testo del "Va', pensiero" del grande compositore Giuseppe Verdi. E' un coro molto conosciuto, collocato nella parte terza del Nabucco (1842)
E' la preghiera che gli Ebrei rivolgono per la loro Patria.

Il coro è stato interpretato come una metafora della condizione dell'Italia, assoggettata all'epoca al dominio austriaco; la censura di Vienna avrebbe certamente impedito la circolazione del brano, e da ciò scaturisce la scrittura allegorica.

E' stato proposto anche come inno nazionale italiano, con alcune eventuali modifiche al testo originale, ritenuto però poco adatto perché è il canto di un popolo diverso dall'italiano (gli antichi ebrei). 


Va', pensiero

Va', pensiero, sull'ali dorateVa', ti posa sui clivi, sui coll,ove olezzano tepide e mollil'aure dolci del suolo natal!Del Giordano le rive saluta,di Sionne le torri atterrateO mia Patria, sì bella e perduta!O membranza sì cara e fatal!Arpa d'or dei fatidici vati,perché muta dal salice pendi?Le memorie del petto riaccendi,ci favella del tempo che fu!O simile di Solima ai fati,traggi un suono di crudo lamento;o t'ispiri il Signore un concentoche ne infonda al patire virtùche ne infonda al patire virtùal patire virtù!