CLICK AND LOOK (omaggio al regista Ermanno Olmi)

Post più popolari

sabato 31 dicembre 2011

Diamanti

Il tempo non esiste. E' solo un' invenzione per segnare su una linea i fatti. 
Lasciamoci alle spalle ciò che non ci è piaciuto, conserviamo nella memoria il vissuto bello e andiamo avanti.
Diamoci ogni giorno piccole attese per non restare delusi. 
Cerchiamo di non essere distratti, o ancor peggio imbambolati. 
Conserviamo lucidità e facciamo ogni giorno un gesto buono per noi e per gli altri.
La vita è un dono e, se siamo qui, qualcosa di bello ci tocca.
Cerchiamo diamanti anche in mezzo ai sassi.




mercoledì 28 dicembre 2011

Fra.Ma: due sorelline


Tempo di vacanze. Spazi di tempo libero da dedicare ai piccoli anche raccontando loro storie.
Vi propongo allora questo mio racconto (che fa parte di un filone dedicato all'infanzia) con la speranza che possa rendere lieto qualche momento con i vostri figli.
 (I diritti sono riservati come per tutti gli altri testi pubblicati sul mio blog)

Due sorelline se ne stavano sedute su un tappeto nel soggiorno a giocare con uno scatolone che la mamma aveva preso all’uscita del supermercato tra gli imballi da smaltire.
Dopo averne osservate la forma e la dimensione, ci avevano fatto due grandi finestre e un portone d’ingresso. Con i colori stavano cercando di rendere la casetta bella e accogliente. E ci riuscivano anche bene!
Meglio di tanti giochi già costruiti le due sorelline con fantasia aggiungevano particolari che trasformavano l’imballo in una vera novità. La mamma si spostava tra la cucina e il soggiorno per preparare il pranzo e intanto con lo sguardo osservava i progressi  nella costruzione.
Nei giorni precedenti, poiché girava un topolino in giardino, il loro papà aveva messo un po’ di vischio su un pezzetto di legno con un boccone di formaggio. Lo scopo era d' ingannare il topo prendendolo per la gola ed … eliminarlo.
La mamma uscì in giardino e … ”C’è una gallinella qui attaccata al legno. Venite a vedere.”
“ Ma da dove arriva questa gallinella tutta nera? E’ piccola, è una gallinella americana. Dobbiamo liberarla. ”.
E, staccandola dal vischio sul legno,  rimase la sua coda un poco spelacchiata.
“Ma da dove è sbucata? Qui vicino nessuno ha un pollaio”.
“Beh, fa niente lasciamola stare. Qualcuno la cercherà o da sola tornerà al suo pollaio. Adesso è spaventata!”
Invece la bestiola liberata dall’incastro appiccicoso, se ne girava tranquilla nel piccolo giardino, beccheggiando qua e là, completamente a suo agio già dopo pochi minuti.
Era riconoscente della ritrovata libertà di movimento?
La famiglia era risultata simpatica e ospitale per il cibo subito a lei offerto?
La sera si avvicinava e con il buio la gallinella si sistemò vicino alla casa, dove ormai aveva capito che poteva trovare più caldo e riparo.
Trascorso un po’ di tempo la mamma disse alle due bimbe: “La gallinella non ci lascia. Sarebbe bello che ci facesse trovare l’uovo”
Dopo pochi giorni, la gallinella, quasi avesse capito di dover a quel punto ricambiare dell’ospitalità ricevuta, fece trovare il regalo nel grande vaso di cotto con i fiori che era posto in  un angolo del giardino. Eccolo lì l’atteso, insperato piccolo ovetto.
Poi continuò a giorni alterni a mantenere il suo impegno. Brava gallinella americana!
Le due sorelline cercavano l’ovetto,  lasciavano gli avanzi di cibo sempre allo stesso posto e si divertivano ad osservare i buffi e frenetici movimenti del capo della piccola gallinella americana nera con la coda spelacchiata.
Un giorno non si trovò più in giardino:
“E’ volata?”  “E’ tornata alla sua casa?”
“Peccato! L’avventurosa conoscenza ci ha davvero divertito”.

 

Chiamiamo questo racconto: la gallinella americana.



martedì 27 dicembre 2011

Natale, Santo Stefano un solo pensiero non mio: "Luce dona alle menti, pace infondi nei cuor"
E con questo augurio per me e per tutti chiudo la parentesi delle feste.


Nell'aria c'è una piccola novità. Vi racconterò ...





       Rio Bo

Tre casettine
dai tetti aguzzi,
un verde praticello,
un esiguo ruscello: rio Bo,
un vigile cipresso.
Microscopico paese, è vero,
paese da nulla, ma però...
c'è sempre disopra una stella,
una grande, magnifica stella,
che a un dipresso...
occhieggia con la punta del cipresso
di rio Bo.
Una stella innamorata?
Chi sa
se nemmeno ce l'ha
una grande città.
          
          Aldo Palazzeschi

giovedì 22 dicembre 2011

Idee per mettere un tocco di Natale qua e là

Vicino al lavello in cucina mettere in un contenitore (teiera, tazza alta, vasetto della marmellata, bicchiere a calice ecc.) un ramo di agrifoglio o di qualsiasi altro sempreverde, con bacche.
Legare intorno al contenitore un nastro di raso rosso sottile, oppure a quadretti con il rosso o con l'oro ...
Utilizzare per il periodo strofinacci per asciugare i piatti a motivo natalizio con presina di Natale. Tocchi di colore rosso, verde.
All'ingresso di casa vedo bene una ghirlanda (magari anche acquistata) ma con l'aggiunta di rami verdi, nastri rossi o bianchi, bacche per personalizzarla un po'. 
Si può poi appendere (con un filo d'oro o di argento o con un semplice cordino naturale) in qualche angolo di casa gli angeli disegnati dai vostri bambini e poi ritagliati. Se trovate la polverina dorata o argentata con un po' di colla si rende luminoso l'angioletto. Oppure si usano i glitter a matita che lasciano tracce colorate e d'effetto. Fate fare ai piccoli che sono bravi in queste cose. Voi sorvegliate soltanto.
In bagno, a vista, metterei una boule di quelle che si trovano anche nei supermercati, con dentro il presepe,  Babbo Natale, che capovolgendola fa vedere la neve.
Sul divano, o su una sedia un cuscino colorato rosso oppure scozzese.
In un corridoio o in un punto di passaggio un tappetino a tema (rosso con i cuoricini, tutto rosso, tutto verde ...)
Vicino al telefono un oggetto piccolo come per esempio un piccolo presepe, un carillon natalizio ...
Anche sulle scale a metà in un angolo: una pianta, una palla di Natale e un piccolo presepe.
Se avete spazio è bello mettere in un angolo una sedia di legno semplice, anche usurata, senza cuscini, con un presepe ...
Sopra un calorifero, appoggiato alla soglia di marmo o di legno, uno strofinaccio natalizio magari ricamato, mettere un vaso con una pianta come l'Amaryllis (bianco o rosso) da vedere crescere.
Sono solo alcune idee per mettere un tocco di Natale qua e là.





mercoledì 21 dicembre 2011

Natale alle porte

Aspettando il Natale ... penso ...
Ma ciò che stiamo aspettando non è già venuto?
Eh allora, più che aspettare nel ricordo, non sarebbe meglio accrescere la consapevolezza che Lui è già tra noi?
Ma come "vedere" il Natale tra noi contemporanei? Nei gesti, negli sguardi, nelle opere? 



giovedì 15 dicembre 2011

Cosa chiedere a questo Natale

... i giorni passano.
Il quotidiano ci porta a macinare ogni giorno tutto quello che possiamo o dobbiamo fare.
Il pensiero mi piace posarlo però ogni tanto là, sul Natale, quasi alla ricerca di un' oasi di pace, di riparo sicuro. Spazio, silenzio, calore.
Ma cos'è il Natale e cos'ha di così tanto importante? Perché nei nostri cuori accende ancora attesa?


Riusciamo ad esprimere, anche in due parole, cosa chiediamo, desideriamo per questo Natale ormai prossimo?
Lascio a voi la parola.


















martedì 13 dicembre 2011

Cartoline di Natale


















I bimbi così cantavano aspettando l'arrivo del Bambinello: 
 ... Maria lavava, Giuseppe stendeva il bimbo piangeva dal freddo che aveva ...













lunedì 12 dicembre 2011

Santa Lucia


13 dicembre: Santa Lucia
Il giorno più corto che ci sia ...

In alcune città d'Italia, é Santa Lucia che ogni anno porta i doni ai bambini. Si racconta che Lucia fosse una bella fanciulla siciliana, figlia di un ricco nobile di Siracusa e tutti la conoscevano per la sua dolcezza ed amorevolezza. A quel tempo in Sicilia imperversava il paganesimo e Lucia mostrando un certo interesse per il Vangelo, decise di convertirsi al cristianesimo. I suoi genitori avevano deciso di farla sposare, ma Lucia non ne volle sapere per ben due motivi; il futuro sposo non era cristiano e perché lei aveva deciso di dedicare la sua vita al Signore. Questa decisione, però non venne rispettata dai famigliari della ragazza ed iniziò per lei una vera e propria persecuzione, con l'intento di farle cambiare idea. Quando fu certo che Lucia per nessun motivo non si piegava al volere altrui, né rinnegava la propria fede, le vennero strappati gli occhi ed infine fu uccisa. Da allora Santa Lucia fu considerata la protettrice degli occhi e della vista, ed giorno del suo martirio, che cade il 13 dicembre, inizia il suo viaggio col suo affabile e fedele asinello portando i doni ai bambini buoni; perciò, bambini e bambine fate i bravi che le visite di Santa Lucia continueranno ogni anno.

Un elenco per Santa Lucia

Lungo é l'elenco

che vogliamo fare,

ma scegli tu cosa portare:

per il nonno un caldo cappello,

un rospo in tasca a mio fratello,

una fidanzata per il mio cane,

ai passerotti tanto pane;

chicchi di riso per la minestra,

un po' di pazienza per la maestra,

una nuova scopa per la Befana,

un giorno in più alla settimana;

una sciarpa al pupazzo di neve,

per i miei amici una storia breve.

Fino ad ora abbiamo scherzato

e con le parole abbiamo giocato.

Tu però non dimenticare,

due cose che devi portare:

un sorriso per chi non ce l'ha

e per tutti tanta bontà.

venerdì 9 dicembre 2011

Stile di vita

Senza passato non c'è futuro.
E' questa una battuta ad effetto che a volte si sente dire anche in diversi contesti.
Riconosco che in essa c'è un senso di vero.
Mai vergognarsi delle proprie radici, di qualunque tipo possano essere, considerare il legame per riconoscersi parte di una storia personale e non solo. Pacificare l'unione, sciogliendone i nodi quando ci sono è un modo per riconoscere l'inizio e proseguire in libertà sul proprio percorso, aprendosi a nuove piste; su nuove tracce da lasciare a chi ci seguirà. 
Proprio come un albero ramificarsi, restando uniti ad un ceppo contraddistinto.

Siamo diventati tutti più ricchi ma molti di noi ricordano, se non per aver provato per aver visto, o per aver provato e visto: i maglioni rifatti con la stessa lana più volte, magari intersecando al vecchio un nuovo filo.  Solo la fantasia come maestra.
Le stoffe usate, rivisitate in nuovi capi d'abbigliamento, nella ricerca del dettaglio che suggeriva la moda del momento e così passare da maschio a femmina o al contrario, oppure da grande a piccolo, in un passato generazionale da fermarsi solo di fronte al lisarsi della stoffa stessa.
L'acqua usata e riutilizzata per nuovi scopi, in una cascata di usi e riusi per nulla sciupare, per consumarne l'uso sino allo sporco più sporco.
La colla costruita in casa con acqua e riso, il cui risultato di pappina poteva in qualche modo far presa tra le due parti di foglio che si volevano unire.
La carta per ricoprire i libri di scuola di colore blu elettrico a basso costo o fatta con carta marrone, quella dei pacchi, che col sapiente uso di colori cambiava, trasformandosi in fantasmagorie, allucinazioni da precorso millenovecentosettanta.
Eppure nel candore della ricerca del meglio, il corpo è sveglio, la mente è attenta a cercare (la necessità aguzza l'ingegno) più che nel benestare atrofico del tanto c'è tutto e non so più cosa desiderare.
Ecco: il risveglio del desiderio, la voglia di migliorare, di conquistare, di raggiungere, di usare al meglio ciò che c'è, potrebbe costringerci, in questo momento storico, ad assumere uno stile di vita più sobrio e non più povero?





mercoledì 7 dicembre 2011

Preghiera dei bambini


   
Gesù bambino, stammi vicino
stendi la mano fa' che sia sano.
Proteggi sempre babbo e mammina
veglia dal cielo la mia casina.
Fa' che sia docile, tranquillo e buono
ai miei capricci dammi il perdono.
Mattina e sera accogli tu
la mia preghiera, bambin Gesù!

Piva, piva l'oli d'uliva



Piva, piva l'oli d'uliva 
  

Piva, piva l'oli d'uliva;
gnaca, gnaca l'oli che taca
l'è el Bamben che porta i belè
l'è la mam che spend i danè

Piva, pivetta l'el dè de Natal
Piva, pivetta l'el dè de Natal 



El macelà el porta la carna
el prestinè el fà la mustarda
l'ufelè el fà el paneton

Piva, pivetta l'è el dè del turon
Piva, pivetta l'è el dè del turon ...



Abbraccio fraterno

Con il suono melodioso all'apertura del blog vorrei  portare a tutti voi un grande augurio di serene Festività natalizie.






Un abbraccio a ciascuno di voi.