CLICK AND LOOK (omaggio al regista Ermanno Olmi)

Post più popolari

mercoledì 30 novembre 2011

O mia bella Madonnina che brilli da lontano

Friends of Malaysia sebuah ucapan.
Saya tertanya-tanya siapa anda dan bagaimanakah anda mencari Cantada itu.

Amici dalla Malesia un saluto. 
Mi domando chi siete e come avete fatto a trovare il Cantadè.

poskad dari Italy - Milano Duomo dedicato a Santa Maria Nascente



Ci resta solo l'ottimismo della BUONA VOLONTA'



Ho cercato il significato della parola che si trova oggigiorno sulla bocca di tutti: crisi.
da vocabolario Treccani:
criṡi (ant. criṡe) s. f. [dal lat. crisis, gr. κρίσις «scelta, decisione, fase decisiva di una malattia», der. di κρίνω «distinguere, giudicare»]. –

Hmm ... interessante la definizione! ... scelta, decisione, distinguere, giudicare.
Purtroppo il giudizio su tanti politici passati e presenti è davvero sul negativo.
Molti, troppi, non hanno scelto, operato per il bene comune.
Non possono chiedere sacrifici agli altri e non farli (loro) godendo dei tanti privilegi da tempo a loro concessi. 
E' troppo e insopportabile!



Ci resta solo l'ottimismo della buona volontà

martedì 29 novembre 2011

Il mondo va avanti!

Crisi o non crisi il mondo va avanti.


Il rigore dei conti serve e l'abbiamo capito (molti da un pezzo! altri sembrano non essere nemmeno sfiorati dalle difficoltà economiche) ma ancora di più occorre l'ampia veduta per non fermarsi alla punta dei propri piedi, guardando oltre per il bene di tutti.
Crisi o non crisi il mondo va avanti. E quando dico mondo dico le persone che vivono nel mondo.

L'economia è uno strumento non certo un fine.

martedì 22 novembre 2011

agli amici degli States

To our American friends a big hug 

(Agli amici americani un grande abbraccio)


Vecchia cartolina di Ello



Veduta di Ello recente da località Morti della Rata





Due cartoline da Ello (Lecco -  Italy)

sabato 19 novembre 2011

uccelli scapati o scappati ... con polenta


Ricettina doc per pranzo domenicale:
ingredienti:
fettine sottili di fesa
prosciutto cotto
un pochino di pancetta (a dadini o a fettine)
foglie di salvia
burro
olio
vino bianco o ancor meglio marsala
un pezzettino di dado.


Mettere in padella un po' di burro e un po' di olio
aggiungere la salvia e scaldare.
Intanto in un piatto grande spianate le fettine di carne, 
mettendo dentro ad ognuna un po' di prosciutto cotto.
Arrotolare le fettine chiudendo con uno o due stecchini.
Mettere in padella gli involtini,
cuocere rigirando la carne,
sfumate con un po' di vino bianco o meglio ancora con un po' di marsala.
Lasciate cuocere aggiungendo se necessario un goccio di acqua, 
quando la carne è cotta (lo si vede dal colore)
mettete un pezzettino di dado e un goccio d'acqua,
rigirate il tutto.
L'intingolo risulta dorato? La carne è cotta?
Allora servite subito nel piatto e a tavola ...
Consiglio di fare nel frattempo la polenta. 
Gli uccelli scapati (senza capo) o scappati (perché non sono proprio uccelli)
si sposano benissimo con una bella fetta calda di polenta.
Piatto unico, di stagione, facile da fare. 

Omaggio agli amici dalla Germania




Lago di Oggiono in provincia di Lecco


jetzt schickte zwei Postkarten auf den See heute zu den Freunden, dass ich aus Deutschland lesen


(Oggi invio due cartoline agli amici che mi leggono dalla Germania). 
Confido sempre in una corretta traduzione. 

giovedì 17 novembre 2011

Omaggio agli amici della Federazione russa

Для друзей, которые я зачитаю из Российской Федерации теплые приветствия, и я верю в правильном перевода.

(Per gli amici che mi leggono dalla Federazione russa un saluto caloroso.
Confido in una corretta traduzione).


Due cartoline di Lecco (Italy)







Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un'ampia costiera dall'altra parte; e il ponte, che ivi congiunge le due rive, par che renda ancor più sensibile all'occhio questa trasformazione, e segni il punto in cui il lago cessa, e l'Adda rincomincia, per ripigliar poi nome di lago dove le rive, allontanandosi di nuovo, lascian l'acqua distendersi e rallentarsi in nuovi golfi e in nuovi seni. La costiera, formata dal deposito di tre grossi torrenti, scende appoggiata a due monti contigui, l'uno detto di san Martino, l'altro, con voce lombarda, il Resegone, dai molti suoi cocuzzoli in fila, che in vero lo fanno somigliare a una sega: talché non è chi, al primo vederlo, purché sia di fronte, come per esempio di su le mura di Milano che guardano a settentrione, non lo discerna tosto, a un tal contrassegno, in quella lunga e vasta giogaia, dagli altri monti di nome più oscuro e di forma più comune. Per un buon pezzo, la costa sale con un pendìo lento e continuo; poi si rompe in poggi e in valloncelli, in erte e in ispianate, secondo l'ossatura de' due monti, e il lavoro dell'acque. Il lembo estremo, tagliato dalle foci de' torrenti, è quasi tutto ghiaia e ciottoloni; il resto, campi e vigne, sparse di terre, di ville, di casali; in qualche parte boschi, che si prolungano su per la montagna. Lecco, la principale di quelle terre, e che dà nome al territorio, giace poco discosto dal ponte, alla riva del lago, anzi viene in parte a trovarsi nel lago stesso, quando questo ingrossa: un gran borgo al giorno d'oggi, e che s'incammina a diventar città.

I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni * Capitolo I^

venerdì 11 novembre 2011

Nota Bene: questo Blog è una pagina Web personale e senza fini di lucro.
Alcune immagini, informazioni e/o altro sono state trovate su Internet e non c'è stato modo di appurare se esse siano di pubblico dominio o meno. 
Se qualcuno che mi legge trova sul Blog qualcosa che non è di pubblico dominio e/o che non dovrebbe essere presente, chiedo la cortesia di contattarmi (corti.luisella@gmail.com) per rimuovere immediatamente quanto segnalato.
Grazie della collaborazione.

giovedì 10 novembre 2011

Speranza





C'è qualcosa che può aiutarci a sperare?

Io penso di sì .... 



mercoledì 9 novembre 2011

Italia


L'Italia è un paese pronto a piegarsi ai peggiori governi. È un paese dove tutto funziona male, come si sa. È un paese dove regna il disordine, il cinismo, l'incompetenza, la confusione. E tuttavia, per le strade, si sente circolare l'intelligenza, come un vivido sangue.

Natalia Ginzburg, Le piccole virtù, 1962

martedì 8 novembre 2011

GRAZIE MILLE!

A quelli che hanno dedicato attenzione al mio blog:  grazie mille.
Dopo aver visto che ci sono persone che mi leggono oltre che dalla madre patria anche dagli Stati Uniti, dalla Germania e da ieri anche dall'India (wuaoo!) ... mi viene una piccola considerazione aggiuntiva.
Un tempo i grandi navigatori affrontavano viaggi e peripezie di ogni genere per entrare in contatto con altre persone e quindi altre culture; oggi, da casa, semplicemente con un pc abbracciamo tutto il globo.
Potenza di internet da usare come grande mano per comunicare (e cioè mettere in comune, far conoscere) idee, progetti, valori. 



domenica 6 novembre 2011

La festa di Halloween è finita. Preferisco pensare a Ognissanti (All The Sants).
La proposta di cucina che vi faccio però va benissimo ancora e per tutto il periodo del freddo che verrà.


Minestra di zucca
Comprate una zucca. Ho scoperto molto buona quella chiamata mantovana.
Per un po' la potete tenere come addobbo di casa in qualche angolo, magari con una manciata di foglie secche vicino (fa scenografia d'autunno). Anche all'ingresso di casa sta bene.

Tagliatela a tocchi. (Attenzione è dura da tagliare). La pulite e la dividete. Tre o quattro pezzi vanno bene per una volta e perciò,  potrete conservare nel freezer il resto da utilizzare in altre occasioni velocemente.
Secondo me si presta bene alla sera, anche se avete ospiti. (è semplice ma non tutti la sanno fare o la conoscono).
In una pentola mettete latte e acqua (mezzo litro di latte e un bicchiere d'acqua; va bene comunque anche meno latte e più acqua - aggiustate anche sempre in base al numero dei piatti).
Aggiungete un po' di sale e accendete il fuoco.
Quando incomincia a bollire buttate il riso (una manciatina scarsa a testa). Non esagerate nella quantità perché deve risultare alla fine "pannosa" e non dura.
Verso la fine della cottura del riso, se volete,  aggiungete una noce di burro.
Quando il riso è cotto spegnete il fuoco e coprite la pentola con un coperchio per qualche minuto.
Servite nel piatto.
Il risultato è un piatto di stagione colorato che è una meraviglia per gli occhi e per il palato!

Arredo antropoformo

Ah se potessero parlare i mobili di casa ...!
Pensavo che se i mobili della nostra casa avessero occhi ed orecchie ce ne racconterebbero delle belle.
Ad esempio il divano: le volte che stanchi ci siamo sdraiati, oppure seduti ad ascoltare altri, a leggere un libro, a vedere un film. O ancora le volte che felici siamo ritornate a casa e lui era lì disponibile come sempre alla posa del nostro sedere, ad accoglierci in un abbraccio metafisico.
E ancora: il tavolo che ci vede al mattino un po' stravolti intenti a riempirci di qualcosa per avere nuove energie. O le volte che, tra un boccone e l'altro, ci siamo raccontati lentamente oppure  tutto d'un fiato le conquiste, le sconfitte, le speranze del giorno. Non omettendo le sfuriate a tavola, i diversi punti di vista, le critiche anche pesanti. Base d'incontro o scontro il tavolo raggruppa, riavvicina costringendoci almeno per un po' a stare tutti vicini, se in armonia, o per lo meno in zona in altri casi.
E che potrebbe dire, il tavolo, degli scambi di battute di fronte ad una tazzina di caffè, di the o di una tisana alla sera con amici intimi?
E come non ricordare il letto, (meno male che è stato inventato, diceva mia mamma). Nostro rifugio nel sonno, nel pianto, nella speranza compresa quella di vedere continuare dopo di noi altri, magari concepiti proprio lì.
Il lettone che ha visto stringersi intorno l'intera famiglia nel momento dell'influenza o della malattia infettiva infantile quale unico luogo dove tutto poteva essere sconfitto. 
Piazza di racconti dell'infanzia, le più tradizionali e le più fantasiose inventate lì per lì per far addormentare i  figli e magari prima la mamma stanca della lunga giornata.
"Andiamo sul lettone" ... e così raccogliere le confidenze dei figli in crescita. Posto dove le parti da verticali si fanno orizzontali e perciò pari, in linea e come vasi comunicanti pronti agli scambi più liberi.
Questa è solo una porta aperta (che caso anche qui si parla di arredo della casa) sull'argomento, lascio a voi il resto.