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sabato 6 febbraio 2016

Verdi cosa si trascina dietro ...




Rigoletto ... Bella figlia dell'amore


Bella figlia dell'amore, schiavo son de'vezzi tuoi; con un detto, un detto sol tu puoi le mie pene, le mie pene consolar. Vieni e senti del mio core il frequente palpitar, con un detto, un detto sol tu puoi le mie pene, le mie pene consolar.

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Per la prima volta sono andata a sentire un opera lirica.

Al teatro sociale di Lecco che è piccolo e bello come
un gioiellino. 

Verdi: Il Rigoletto.
Certe arie mi sono note ... come quella sopra accennata, 
o ... la donna è mobile, questa o quella per me pari sono ...

La scenografia era semplice e ammodernata.
I cantanti tutti giovani.
Il teatro pieno.
Mi è piaciuto esserci.
La musica trasporta. 


Il passaggio di "bella figlia dell'amore" cantato dai quattro
protagonisti mi ha fatto venire la pelle d'oca.

Ho pensato anche a mio papà.
Ne ho sentito fortemente nostalgia.
Suonava dei brani di Verdi al pianoforte.

Sopra proprio al pianoforte in casa c'è un quadro che 
rappresenta Giuseppe Verdi fatto dal suo caro amico
Paolo Cattaneo di Oggiono, compagno di tante serate
trascorse a parlare di musica e di arte insieme al fratello
Giacomo Cattaneo. 
Persone educate, di spessore morale, di modi gentili, 
d'umiltà d'animo. 
Due veri signori!