Luogo d'incontro per anime in cerca del bello che aiuta a vivere ogni giorno. Pozzo d'acque fresche, chiacchiere tra persone che desiderano aprire le braccia al mondo.
CLICK AND LOOK (omaggio al regista Ermanno Olmi)
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sabato 26 dicembre 2015
sabato 19 dicembre 2015
... continua la Novena di Natale ...
4. L’ATTESA DI GIOVANNI BATTISTA
(19 Dicembre)
Giovanni Battista è cugino di Gesù e suo coetaneo. Dio lo ha scelto per preparare la strada a Gesù. Quando ha circa trent’anni comincia la sua missione e annuncia a tutti che il Messia sta per manifestarsi. La gente gli domanda come accoglierlo. Egli predica:
Preparate la via del Signore!…
Chi ha due tuniche ne dia una a chi non ne ha;
e chi ha da mangiare faccia altrettanto…
Non maltrattate e non estorcete nulla a nessuno, contentatevi delle vostre paghe…
Leggi il vangelo di Luca 3,1-18
Giovanni Battista è cugino di Gesù e suo coetaneo. Dio lo ha scelto per preparare la strada a Gesù. Quando ha circa trent’anni comincia la sua missione e annuncia a tutti che il Messia sta per manifestarsi. La gente gli domanda come accoglierlo. Egli predica:
Preparate la via del Signore!…
Chi ha due tuniche ne dia una a chi non ne ha;
e chi ha da mangiare faccia altrettanto…
Non maltrattate e non estorcete nulla a nessuno, contentatevi delle vostre paghe…
Leggi il vangelo di Luca 3,1-18
Padre nostro…, Ave
Maria…, Gloria al Padre…
Preghiamo:
Signore, le parole di Giovanni Battista
risuonano attuali anche oggi per noi
che vogliamo preparare il cuore
ad accogliere Gesù.
Ci invitano a cambiare gli atteggiamenti
e le azioni della nostra vita
che non rispondono alla giustizia,
all’amore fraterno.
Ci invitano a non cercare i beni materiali in maniera eccessiva, a volte anche recando danno al prossimo, e a condividerli con chi è nel bisogno.
Signore, aiutaci a capire ciò che è giusto fare.
E poi…
La nostra famiglia sa guardarsi attorno per dare una mano a chi ha bisogno di aiuto materiale, di tempo, di amicizia? Che valore dà al denaro?
5. L’ATTESA DEL MONDO OGGI (20 Dicembre)
Nel mondo c’è tanto bene: persone che compiono ogni giorno il loro dovere a servizio di tutti; mamme e papà che lavorano e pensano ai figli con amore; ragazzi e ragazze che studiano, medici che curano i malati, volontari che si occupano dei poveri…
Ma accadono anche tante cose negative e terribili: terrorismo, guerre, rapine, omicidi… Il male sembra quasi avere il predominio e abbiamo paura.
La TV mescola tristi notizie, immagini di povertà e morte con la pubblicità di beni di ogni genere… Sollecita a comprare, a fare regali… Le nostre città sono vestite a festa: vetrine luccicanti, luminarie di ogni genere… È questo il natale di Gesù?
Padre nostro…, Ave
Maria…, Gloria al Padre…
Preghiamo:
Signore, senza il tuo aiuto,
senza la salvezza che viene da te
non sappiamo superare i nostri limiti
e il nostro peccato
L’odio, la violenza, il sopruso, l’egoismo
prendono il sopravvento
e creano un mondo ferito, triste, senza amore.
Signore, salvaci tutti da ogni male
per la tua misericordia e per l’amore di Gesù
che ha dato la vita per tutti.
E poi…
Il mondo è fatto da ciascuno di noi: i rancori che nutriamo nel cuore, l’incapacità di perdonare, l’egoismo che ci porta a pensare solo a noi, sono la radice del male che regna nel mondo. In che cosa vogliamo cambiare con l’aiuto di Gesù?
6. L’ATTESA DELLA CHIESA (21 Dicembre)
La Chiesa dedica il tempo liturgico dell’Avvento all’attesa di Gesù. L’Avvento dura quattro settimane e sta per concludersi. La parola di Dio che ascoltiamo nella Messa, le varie celebrazioni, la novena di Natale ci guidano comunitariamente verso Gesù.
La Chiesa ci invita a convertirci, a celebrare il sacramento della riconciliazione e ci chiama ad avere maggiore attenzione ai poveri.
Padre nostro…, Ave
Maria…, Gloria al Padre…
Preghiamo:
Ripetiamo alcune brevi preghiere che la liturgia utilizza nel tempo di Avvento:
Vieni, Signore, a visitarci con la tua pace:
la tua presenza ci riempirà di gioia.
Mostraci, Signore, la tua misericordia
e donaci la tua salvezza.
Il Signore è vicino:
ascoltiamo oggi la sua voce.
E poi…
Partecipare alle celebrazioni liturgiche ci fa sentire comunità e popolo di Dio. Con i nostri fratelli e sorelle riviviamo la storia della salvezza, lodiamo Dio e cresciamo nella fede e nell’amore.
Com’è la nostra partecipazione?
Ripetiamo alcune brevi preghiere che la liturgia utilizza nel tempo di Avvento:
Vieni, Signore, a visitarci con la tua pace:
la tua presenza ci riempirà di gioia.
Mostraci, Signore, la tua misericordia
e donaci la tua salvezza.
Il Signore è vicino:
ascoltiamo oggi la sua voce.
E poi…
Partecipare alle celebrazioni liturgiche ci fa sentire comunità e popolo di Dio. Con i nostri fratelli e sorelle riviviamo la storia della salvezza, lodiamo Dio e cresciamo nella fede e nell’amore.
Com’è la nostra partecipazione?
7. L’ATTESA DELLA MIA FAMIGLIA (22 Dicembre)
Il Natale è imminente e in famiglia ci si preoccupa dei regali da fare, del presepe, degli addobbi, del pranzo, dei parenti e amici da invitare…
Tutto questo manifesta la gioia di celebrare il natale di Gesù. Ma c’è il rischio di vivere il Natale come una bella festa e una favola fatta di poesia e di bontà momentanea. La nascita di Gesù è un avvenimento concreto che cambia la storia, ma si compie per noi se viviamo come Gesù, da figli di Dio.
Padre nostro…, Ave Maria…, Gloria al Padre…
Il Natale è imminente e in famiglia ci si preoccupa dei regali da fare, del presepe, degli addobbi, del pranzo, dei parenti e amici da invitare…
Tutto questo manifesta la gioia di celebrare il natale di Gesù. Ma c’è il rischio di vivere il Natale come una bella festa e una favola fatta di poesia e di bontà momentanea. La nascita di Gesù è un avvenimento concreto che cambia la storia, ma si compie per noi se viviamo come Gesù, da figli di Dio.
Padre nostro…, Ave Maria…, Gloria al Padre…
Preghiamo:
Signore, noi desideriamo che tu venga
e rimanga sempre in mezzo a noi.
Prepararci al tuo natale ci riempie di gioia:
aiutaci a viverlo in armonia,
a perdonarci vicendevolmente.
Apri il nostro cuore al tuo amore
e rendici attenti ai poveri,
agli ammalati, a chi è triste e solo.
E poi…
Non sarà Natale se non facciamo posto a Gesù nella nostra vita, se siamo in collera con parenti o vicini, o compagni… Non sarà Natale se accanto a noi o anche lontano da noi qualcuno ha fame o è solo. Che cosa possiamo fare?
8. LA MIA ATTESA (23 Dicembre)
Ciascuno di noi ha un’ esperienza diversa dell’attesa e dell’incontro con Gesù.
Sarebbe bello comunicarsi vicendevolmente in famiglia, al momento della preghiera, quanto conta Gesù nella nostra vita e come si desidera vivere il Natale.
Signore, noi desideriamo che tu venga
e rimanga sempre in mezzo a noi.
Prepararci al tuo natale ci riempie di gioia:
aiutaci a viverlo in armonia,
a perdonarci vicendevolmente.
Apri il nostro cuore al tuo amore
e rendici attenti ai poveri,
agli ammalati, a chi è triste e solo.
E poi…
Non sarà Natale se non facciamo posto a Gesù nella nostra vita, se siamo in collera con parenti o vicini, o compagni… Non sarà Natale se accanto a noi o anche lontano da noi qualcuno ha fame o è solo. Che cosa possiamo fare?
8. LA MIA ATTESA (23 Dicembre)
Ciascuno di noi ha un’ esperienza diversa dell’attesa e dell’incontro con Gesù.
Sarebbe bello comunicarsi vicendevolmente in famiglia, al momento della preghiera, quanto conta Gesù nella nostra vita e come si desidera vivere il Natale.
Padre nostro…, Ave
Maria…, Gloria al Padre…
Preghiamo:
Ciascun membro della famiglia fa una preghiera spontanea che esprima il suo desiderio e impegno di accogliere Gesù nella sua vita.
E poi…
Se Gesù è in mezzo a noi, la sua presenza costruisce la nostra famiglia nell’amore e nella pace. Esprimiamo questa gioia con un bacio e un abbraccio.
9. IL SIGNORE È VICINO (24 Dicembre)
È la sera della vigilia, tra poco ci si avvierà in chiesa per la Messa di mezzanotte. È bello riempire l’attesa con l’incontro di preghiera familiare. Mettiamo il nostro presepe sotto l’albero e accendiamo un cero simbolo della luce di Gesù che nasce fra noi. Preghiamo spontaneamente per noi, per la nostra famiglia, per gli amici, per il mondo.
Ciascun membro della famiglia fa una preghiera spontanea che esprima il suo desiderio e impegno di accogliere Gesù nella sua vita.
E poi…
Se Gesù è in mezzo a noi, la sua presenza costruisce la nostra famiglia nell’amore e nella pace. Esprimiamo questa gioia con un bacio e un abbraccio.
9. IL SIGNORE È VICINO (24 Dicembre)
È la sera della vigilia, tra poco ci si avvierà in chiesa per la Messa di mezzanotte. È bello riempire l’attesa con l’incontro di preghiera familiare. Mettiamo il nostro presepe sotto l’albero e accendiamo un cero simbolo della luce di Gesù che nasce fra noi. Preghiamo spontaneamente per noi, per la nostra famiglia, per gli amici, per il mondo.
Padre nostro…, Ave
Maria…, Gloria al Padre…
Preghiamo insieme:
Notte di luce, notte di pace:
metti la tenda, Verbo di Dio.
Mondo che vegli, mondo che fremi,
apri il tuo cuore, nasce Gesù.
Vieni tra noi, Gesù:
scendi a portare la gioia.
Notte di stelle, notte promessa:
nasci, Signore, Gesù bambino.
Mondo che dormi, mondo che tremi,
apri i tuoi occhi, nasce Gesù.
Vieni tra noi Gesù:
scendi a portare la pace.
Giorno di luce, giorno di pace:
mostra il tuo volto, Figlio di Dio.
Mondo che attendi, mondo che preghi,
alza il tuo sguardo, nasce Gesù.
Vieni tra noi, Gesù:
scendi a portare la gioia.
Giorno di amore e di dolore:
dona la vita, Figlio dell’uomo.
Mondo che soffri, mondo che muori,
prova a sperare, nasce Gesù.
Vieni tra noi Gesù:
scendi a portare la pace.
( Paolo Auricchio)
venerdì 18 dicembre 2015
citazione che mi piace!
“……… e quella che diciamo l’umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà. Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, che mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini. E invece no, scende ancora più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi. E ancora più in giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito. E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere con le anatre nelle pozzanghere, ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre.”
[Il giorno della civetta (L. Sciascia)]
giovedì 17 dicembre 2015
A voi!
Sto ricevendo molte visite dalla Russia e dall'Ucraina. Grazie di passare da qui ... Grazie molte!
Spero di poter donare ad ognuno di voi un sorriso con un augurio per il Natale che s'avvicina ...
Vi auguro bene.
Spero in una traduzione il più possibile corretta.
Я получаю много визитов из России и Украины . Благодаря двигаться отсюда ... Спасибо вам большое !Я надеюсь, что в состоянии дать каждому из вас улыбку желание на Рождество приближается ... Я желаю вам хорошо .
Я надеюсь, что в переводе как можно правильно.
NOVENA DI NATALE
Aspettando l'arrivo di Gesù Bambino ...
1. L’ATTESA DI GESÙ NEI SECOLI (16 Dicembre)
Fin dai tempi più lontani ogni popolo ha invocato Dio con nomi diversi. Lo ha adorato nel sole, nel fuoco, nell’aria, in alcuni animali. Lo ha invocato come creatore e liberatore… Ancora oggi alcuni popoli primitivi conservano un rapporto simile con Dio.
Da sempre l’umanità sperimenta il peccato e il male e invoca da Dio protezione e salvezza.
È pervenuta fino a noi questa preghiera, rivolta al dio Marduk, che risale a circa 2300 anni prima di Cristo e che documenta la fiducia in un Dio che salva, di coloro che ci hanno preceduto:
Tu appari alto nel cielo
da dove scruti tutte le genti.
A chi ha peccato, tu rimetti il peccato…
O Marduk, io come un cucciolo,
ti rincorro per via, ti porto offerte…
Sciogli il male che mi ha colpito,
accogli la mia supplica,
il tuo vento favorevole spiri in mio favore,
mi prolunghi la vita.
Allora io parlerò della tua grandezza
a tutte le genti.
Padre nostro…, Ave
Maria…, Gloria al Padre…
Preghiamo:
Grazie, Signore,
per aver messo nei nostri cuori
il desiderio di te.
Con gli uomini, le donne
e i bambini di tutti i tempi
ti invochiamo come colui che ci ha creati,
che ci è vicino e ci salva dal male.
Preghiamo per quanti non conoscono ancora Gesù
che tu hai mandato nel mondo
per manifestarci
il tuo amore e la tua misericordia.
E poi…
Tante persone, anche vicino a noi, non conoscono Gesù e il suo Vangelo. È compito anche nostro far conoscere Gesù, in molti modi, senza vergognarci di parlarne quando se ne presenta l’occasione a scuola o nel lavoro o con gli amici.
2. L’ATTESA DEL POPOLO DI DIO (17 Dicembre)
Fra tutti i popoli Dio ha scelto e guidato in modo particolare il popolo ebreo. Gli ha fatto dono della sua amicizia e della sua parola che oggi leggiamo nella Bibbia.
Gli ha promesso un Salvatore, chiamato Messia. È Gesù il Messia che nascerà da questo popolo per salvare tutti. È stato annunciato dai profeti e invocato nella preghiera. Ecco come viene descritto nel salmo 85:
Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace per il suo popolo…,
per chi ritorna a lui con tutto il cuore.
La sua salvezza è vicino a chi lo teme.
Misericordia e verità si incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Quando il Signore elargirà il suo bene,
la nostra terra darà il suo frutto.
Davanti a lui camminerà la giustizia:
sulla via dei suoi passi la salvezza.
Padre nostro…, Ave
Maria…, Gloria al Padre…
Preghiamo:
Grazie, Signore,
per aver guidato e illuminato il tuo popolo
verso Gesù nostro Salvatore.
Molti, tra questo popolo,
lo hanno accolto come il Messia promesso,
altri non lo hanno riconosciuto.
Anche noi, oggi,
possiamo accogliere Gesù e la sua parola o ignorarlo;
essere suoi discepoli o vivere
come se Gesù non fosse in mezzo a noi.
Nel prepararci al Natale
aiutaci a liberare il nostro cuore
da tutto ciò che ci allontana da Gesù.
E poi…
Per accogliere Gesù è importante conoscere lui e il suo Vangelo. Per questo è bello frequentare il catechismo e gli incontri formativi in parrocchia; partecipare alla Messa e leggere insieme il Vangelo…
3. L’ATTESA DI MARIA (18 Dicembre)
Dio Padre sta per mandare nel mondo suo Figlio che diventerà uomo. Sceglie per lui una mamma: è una ragazza ebrea di Nazaret, cittadina della Palestina. In quel tempo a Roma regna Cesare Augusto, quindi si tratta di circa 2000 anni fa.
Un angelo entra nella casa di Maria e le dice:
Ti saluto o piena di grazia, il Signore è con te…
Concepirai un figlio, lo darai alla luce
e lo chiamerai Gesù.
Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo…”.
Maria risponde: “Eccomi, sono la serva del Signore,
avvenga di me quello che hai detto”.
Leggi il vangelo di Luca 1,26-38
Padre nostro…, Ave
Maria…, Gloria al Padre…
Preghiamo:
Signore, per mandare a noi Gesù, tuo Figlio,
vuoi il consenso di Maria.
Anche per venire oggi nella nostra vita
tu ci chiedi se lo vogliamo.
Tu sei un Dio che ci ama,
ma ci lasci liberi: non ci salvi per forza.
Nel battesimo noi abbiamo scelto Gesù,
ma sappiamo che è necessario
dirgli il nostro sì ogni giorno,
vivendo da cristiani in ogni circostanza della vita
e in particolare in questo tempo di preparazione al Natale.
Signore aiutaci.
E poi…
Tante volte sappiamo come dovremmo comportarci per essere veri cristiani, ma facciamo finta di niente.
Magari ci lasciamo trascinare da quello che fanno tutti e diciamo no al richiamo del Vangelo.
Per accogliere Gesù quali atteggiamenti possiamo cambiare da no in sì?
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