CLICK AND LOOK (omaggio al regista Ermanno Olmi)

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domenica 30 settembre 2012

Agli amici degli Emirati Arabi


***  Agli amici degli Emirati Arabi ***
Grazie delle visite da voi fatte nel mio blog. Mi stupisco che persone così lontane e sconosciute possano incontrare interesse in ciò che posto. Ovviamente ciò mi fa molto piacere e Vi invito a passare da me ancora.
A voi dedico questa immagine.


Corona della Regina Teodolinda conservata nel Duomo di Monza.
La Corona ferrea o del Ferro, è un diadema formato da sei lamine d'oro rettangolari unite da cerniere.
E' decorata da 46 gemme, poste all'interno di una raffinata lavorazione floreale a sbalzo in oro smaltato. L'interno della corona ha una sottile lamina di ferro che secondo la leggenda sarebbe stata forgiata con uno dei chiodi della crocifissione di Gesù. Per questo per molto tempo fu il simbolo del regno italico e fu usata per incoronare re ed imperatori, da Carlo Magno a Ferdinando I d'Austria nel 1838 ("Il santo chiodo è posto sul capo degli Imperatori"). In seguito, nel 1859 fu portata a Vienna e fu restituita all'Italia nel 1866 dove si trova tuttora custodita nella Cappella di Teodolinda all'interno del Duomo di Monza.

أصدقاء العربية المتحدة

شكرا للمرة قمت بها في بلدي بلوق. أنا مندهش من أن الناس حتى الآن بعيدا وغير معروفة يمكن أن تلبي مصلحة في مكان ما. ومن الواضح أن هذا يجعلني سعيدا جدا 
وأنا أدعوكم إلى أن يأتي مرة أخرى. لك أهدي هذه الصورة


martedì 18 settembre 2012

torta da fare con i bimbi per una merenda

Proposta per un  pomeriggio. 
Finita la scuola facciamo qualcosa insieme in cucina!
Assicuro la semplice bontà nonché  la riuscita. 
Buon sistema per impegnare divertendo anche bambini piccoli. 

Torta dei 7 vasetti
Unità di misura: un vasetto di yougurt.
Accendere il forno a 180°.

Mettere in una terrina:

1 vasetto di yougurt (quello che avete in casa, al latte o alla frutta va sempre bene), 

2 vasetti di zucchero,

mescolate energicamente con un cucchiaio di legno

un pizzico di sale

un po' di scorza di limone non trattato.

due o tre uova (sia l'albume che il tuorlo)

Al composto aggiungere:

3 vasetti di farina bianca,

una bustina di lievito,

1 vasetto scarso (ne basta anche metà) di olio di mais.

Rimescolate ben bene il tutto.

Prendete una teglia, una tortiera, un contenitore da forno,
inserite la carta da forno.
Versate il composto e infornate per 50-60 minuti.

Togliete la torta e, una volta raffreddata,
spolverizzatela con lo zucchero a velo facendolo cadere da un colino.


In alternativa potete mettere tutto in sequenza direttamente nel frullatore.
Come decoro sopra la torta potete aggiungere i dolcetti per bambini (quelli gommosi) colorati, tagliati a pezzettini formando un semplice disegno: un fiore, una foglia, un gattino stilizzato.
Oppure su un foglio di carta disegnate un cuore, lo ritagliate, usate il foglio tagliato per spolverizzare lo zucchero a velo. Rimarrà così un delicato disegno di finitura.




lunedì 17 settembre 2012

Pensando a Monterosso


Meriggiare pallido e assorto

Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d' orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.

Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch' ora si rompono ed ora s'intrecciano
a sommo di minuscole biche.


Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.


E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com'è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.


di Eugenio Montale





domenica 16 settembre 2012

saggezza del passato ancora valida ...




Quand l'amur el gh'è, la gamba la tira al pè.
Quando c'è l'amore, la gamba segue il piede (cioè si va ovunque per raggiungere la persona amata).




Furtünada chéla spusa che pèr prém la gà una tusa.
Fortunata quella sposa che come primogenita ha una figlia.



In de l'omm prudénza, in la dôna paziénza.
L'uomo deve essere prudente, la donna deve essere paziente.



Nun se piglia se nun se somiglia.
Non ci si piglia se non ci si assomiglia.



La scighéra utumbrina la mena in pian usei e brina.
La nebbia di ottobre porta al piano gli uccellini e la brina.



Mai durmè se gh’é minga sogn, mai parlà se gh’é minga bisogn.
Non bisogna dormire quando non si ha sonno, non bisogna parlare quando non c’è la necessità.



Quand la légura l’è in pee tücc i can ghe curen adree.
Quando la lepre è in piedi, tutti i cani le corrono dietro.



Pertegà nus, fa via la nev e mazzà la gent, l’è tütt laurà fà per nient.
Bacchiare noci, spalare la neve e ammazzare la gente, è tutto lavorare fatto per niente.