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Benedetto XVI incontra i vescovi riuniti in assemblea e chiede loro di puntare all’essenziale della fede cristiana per evangelizzare nuovamente il Paese
Il Papa: Dio è diventato sconosciuto anche in Italia
Benedetto XVI ha quindi messo in guardia dalla «razionalità scientifica» e dalla «cultura tecnica» che travalicando i loro ambiti pretendono «di delineare il perimetro delle certezze di ragione unicamente con il criterio empirico delle proprie conquiste, e ha citato l’emergere «a volte in maniera confusa», di «una singolare e crescente domanda di spiritualità e di soprannaturale, segno di un’inquietudine che alberga nel cuore dell’uomo che non si apre all’orizzonte trascendente di Dio».
Il cuore dell’annuncio cristiano, ha ripetuto Ratzingter citando le parole di Papa Wojtyla «non è un concetto, una dottrina, un programma soggetto a libera elaborazione, ma è innanzi tutto una persona che ha il volto e il nome di Gesù di Nazareth, immagine del Dio invisibile». Purtroppo, ha aggiunto, «è proprio Dio a restare escluso dall’orizzonte di tante persone; e quando non incontra indifferenza, chiusura o rifiuto, il discorso su Dio lo si vuole comunque relegato nell’ambito soggettivo, ridotto a un fatto intimo e privato, marginalizzato dalla coscienza pubblica». Da qui deriva la «crisi che ferisce l’Europa, che è crisi spirituale e morale».
Ratzinger ha ricordato che per questo scopo ha indetto l’Anno della Fede, che inizierà l’11 ottobre, e ha citato nuovamente il precedessore per affermare che la nuova evangelizzazione «deve essere, come insegna questo Concilio, opera comune dei Vescovi, dei sacerdoti, dei religiosi e dei laici, opera dei genitori e dei giovani». Il Papa ha concluso: «Dio è il garante, non il concorrente, della nostra felicità, e dove entra il Vangelo – e quindi l’amicizia di Cristo – l’uomo sperimenta di essere oggetto di un amore che purifica, riscalda e rinnova, e rende capaci di amare e di servire l’uomo con amore divino».
Al termine del suo discorso, Benedetto XVI ha recitato una sua preghiera allo Spirito Santo, nella quale tra l’altro si afferma:
Spirito di Vita, che in principio aleggiavi sull’abisso, aiuta l’umanità del nostro tempo a comprendere che l’esclusione di Dio la porta a smarrirsi nel deserto del mondo, e che solo dove entra la fede fioriscono la dignità e la libertà e la società tutta si edifica nella giustizia».