CLICK AND LOOK (omaggio al regista Ermanno Olmi)

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giovedì 23 febbraio 2012

W W IL CARNEVALE


Il vestito di Arlecchino
Gianni Rodari
 

Per fare un vestito ad Arlecchino
ci mise una toppa Meneghino,
ne mise un'altra Pulcinella,
una Gianduia, una Brighella.
Pantalone, vecchio pidocchio,
ci mise uno strappo sul ginocchio,
e Stenterello, largo di mano
qualche macchia di vino toscano.

Colombina che lo cucì
fece un vestito stretto così.
Arlecchino lo mise lo stesso
ma ci stava un tantino perplesso.
Disse allora Balanzone,
bolognese dottorone:

"Ti assicuro e te lo giuro
che ti andrà bene li mese venturo
se osserverai la mia ricetta:
un giorno digiuno e l'altro bolletta!".






Canzonetta di carnevale
 

Pulcinella aveva un gallo;
tutto il giorno vi andava a cavallo,
con la briglia e con la sella.
Viva il galletto di Pulcinella!

Pulcinella aveva un gatto;
tutto il giorno saltava da matto,
suonando una campanella.
Viva il gattino di Pulcinella!




Carnevale vecchio e pazzo
Gabriele D'Annunzio
 

Carnevale vecchio e pazzo
s'è venduto il materasso
per comprare pane, vino,
tarallucci e cotechino.
E mangiando a crepapelle
la montagna di frittelle
gli è cresciuto un gran pancione
che somiglia ad un pallone.
Beve, beve all'improvviso
gli diventa rosso il viso
poi gli scoppia anche la pancia
mentre ancora mangia, mangia.
Così muore il Carnevale
e gli fanno il funerale:
dalla polvere era nato
e di polvere è tornato.