Auguste Rodin, Il bacio, 1888-1889, scultura in marmo
Gli amanti di Rodin si baciano. Lui poggia languidamente una mano sul fianco dell’amata; gesto che, per quanto pudico, allude comunque a un forte desiderio che chiede soddisfazione. La scultura si ispira alla storia di Paolo e Francesca, cui per primo diede voce Dante nel V Canto della Divina Commedia. “Amor, ch’a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m’abbandona”, recita la famosa terzina in cui Francesca confessa proprio quello che Rodin rappresenta, in ossequio al suo credo romantico: non si può non amare… e resistere alla passione.